Un’area in cui si raccolgono e si applicano idee, suggerimenti e osservazioni per migliorare l’ambiente di lavoro e il benessere – non solo aziendale – delle persone di Erion. Nessuno dei risultati che il Sistema raggiunge annualmente sarebbe possibile senza un gruppo coeso e motivato. Mantenere un alto livello di coinvolgimento e di dedizione è l’obiettivo principale del team People and Welfare, diretto dalla Manager Stefania Sedini.
Di che cosa si occupa il team People and Welfare di Erion?
La scelta di chiamare quest’area People and Welfare è stata davvero ispirata, perché questo nome sintetizza al meglio l’idea di mettere le persone al centro di tutte le attività di lavoro pensando per loro momenti di formazione, di ascolto e di crescita professionale. Anche questa è stata un’evoluzione rispetto alla classica denominazione “area HR” che invece dà l’idea di qualcosa di molto impersonale. In passato, sia Ecodom che Remedia hanno sempre creduto nell’importanza delle persone come chiave del successo, oggi vogliamo ancor di più promuovere una filosofia di reale benessere e sostenibilità del e sul lavoro. La nostra area opera secondo questo approccio. Ci occupiamo dell’ambiente di lavoro in tutti i suoi aspetti, dalla gestione e manutenzione degli spazi lavorativi, alla progettazione e all’erogazione di tutti i servizi necessari a supporto del core business del Sistema che sono quindi funzionali agli obiettivi aziendali. Crediamo sia importante creare un posto di lavoro piacevole, soddisfacente e sicuro. Vogliamo far sentire a proprio agio le persone che fanno parte di Erion. È per loro che immaginiamo soluzioni capaci di garantire un alto livello di welfare.
Ci puoi descrivere qualcuna di queste soluzioni?
Durante il periodo emergenziale dovuto alla pandemia, in cui era difficile trovare soluzioni per la pausa pranzo, abbiamo attivato il servizio Foorban, installando un frigorifero smart che distribuisce una gamma di prodotti alimentari di qualità rendendo accessibile a tutti uno stile di vita sano ed equilibrato anche in ufficio. Andremo ad armonizzare ed estendere per entrambe le sedi lavorative diversi progetti che erano già in atto prima della pandemia come il servizio lavanderia/stireria a domicilio, la disponibilità di frutta fresca di stagione come snack per le pause lavorative. Ma per capire dove agire e quali azioni intraprendere è per noi indispensabile capire e misurare la soddisfazione dei dipendenti. Con il supporto di consulenti esterni e qualificati realizzeremo nei prossimi mesi un progetto di analisi del clima attraverso un sondaggio e interviste “one to one”.
Come supportate le persone nel raggiungimento dei loro obiettivi in azienda?
La crescita professionale è un elemento fondamentale. Ci assicuriamo che le persone siano ascoltate, responsabilizzate e abbiano chiari gli obiettivi assegnati dal management. È per questo motivo che abbiamo sviluppato il Piano di Sviluppo e Obiettivi (PSO): un processo in cui ogni persona viene seguita dal proprio responsabile attraverso una scheda personale in cui vengono evidenziate le competenze necessarie rispetto alla funzione ricoperta. Eventuali gap vengono colmati con una debita formazione.
Ci dai una tua definizione di welfare aziendale?
Il welfare è realizzazione. È qualcosa che viviamo come una missione: vogliamo che le persone si sentano apprezzate, valorizzate e realizzate come individui e come professionisti. Vogliamo che tutti si sentano a proprio agio.
Oltre a quello dell’ascolto quali sono gli altri strumenti che il tuo team mette in campo per raggiungere questi risultati?
Io e il mio team vogliamo assicurare ai colleghi le migliori condizioni possibili di lavoro. Nell’ultimo anno e mezzo questa operazione è stata complicata dagli effetti di una pandemia che ha colpito duramente le aziende. La soluzione adottata da tutti per andare avanti è stata quella dello smart working, ma questa modalità di lavoro implica che il dipendente debba comunque poter contare sugli stessi strumenti che trova nelle nostre sedi, come le sedie ergonomiche, solo per fare un esempio. Organizzarsi per mettere a loro disposizione queste strutture e altri servizi anche a domicilio come ad esempio la consegna dei buoni pasto, è stato un modo per continuare a garantire loro la sicurezza e, di ritorno, anche il mantenimento di alte performance operative per Erion. Il tutto, ovviamente, nel modo più trasparente possibile.
Una delle sfide principali del tuo team è stato quello di armonizzare l’unione di professionisti provenienti da due consorzi che in precedenza erano stati competitor. Come ci siete riusciti?
È un cambiamento tutt’oggi in corso e noi come risorse umane siamo in prima linea nel cogliere questa grande opportunità dove si parte dall’unione di due realtà leader per valorizzare le esperienze migliori. Ci stiamo riuscendo grazie all’ascolto, al coinvolgimento e al confronto costante con il management che con grande impegno sta creando qualcosa di ancora più forte.
Completa la frase: un’azienda è in salute quando le sue persone sono…?
Consapevoli di fare un lavoro che se fatto bene fa bene al mondo.
Quante persone fanno parte del tuo team?
Attualmente siamo in cinque.
Qual è il valore aggiunto del tuo team per i Produttori di Erion?
I Produttori scelgono Erion perché il nostro Sistema rappresenta al meglio i valori di cui vanno fieri: qualità, trasparenza, efficienza, innovazione e impegno sociale. Sono obiettivi che non potrebbero mai essere rispettati senza una squadra di professionisti soddisfatta del proprio lavoro e stimolata a farlo sempre meglio. Assicurare tutto questo rappresenta il compito principale del mio team.
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