Normativa

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La transizione da un modello di economia lineare, in cui produciamo, compriamo, usiamo e gettiamo, al modello di economia circolare, in cui le materie contenute nei prodotti a fine vita vengono recuperate per essere reinserite in nuovi cicli produttivi, richiede un impegno anche da parte dei Produttori.

Per questo la normativa europea in materia di batterie, prende vita dal principio di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), cioè una responsabilità che si estende all’intero ciclo di vita del prodotto, compreso il post-consumo. Tale principio vede il Produttore di batterie responsabile anche degli effetti ambientali dei propri prodotti durante tutto il loro ciclo di vita.

L’obiettivo della normativa è da un lato economico, volto a finanziare la gestione dei flussi di rifiuti, garantendo il trasporto e il trattamento dei RB, dall’altro progettuale, per incentivare lo sviluppo di dispositivi già orientati al reimpiego, riciclo e recupero.

Il Regolamento europeo sulle batterie e i rifiuti di batterie

Il Regolamento (UE) 2023/1542 relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie, entrato in vigore il 18 agosto 2023, ha abrogato e sostituito la Direttiva europea sulle pile (2006/66/CE) ed è finalizzato a:

  • rafforzare il funzionamento del mercato europeo su prodotti strategici per la transizione energetica;
  • promuovere l’economia circolare;
  • ridurre l’impatto ambientale e sociale in tutte le fasi del ciclo di vita delle batterie.

Il Regolamento ha introdotto disposizioni mirate per specifici tipi di batterie e per diversi attori della catena del valore. Le principali modifiche si suddividono in quattro gruppi:

  • requisiti di sostenibilità per prevenire e ridurre gli impatti negativi delle batterie sull’ambiente. I requisiti includono, tra l’altro, una dichiarazione dell’impronta di carbonio, obiettivi di contenuto riciclato e parametri di prestazione e durabilità;
  • requisiti di etichettatura, marcatura e informativi per garantire la trasparenza e consentire il ricircolo delle batterie. Questi requisiti includono, ad esempio, la creazione di un sistema di scambio elettronico di informazioni sulle batterie (ad esempio, il “passaporto della batteria”);
  • requisiti di due diligence della catena di approvvigionamento per promuovere l’approvvigionamento etico delle materie prime, in particolare richiedendo la creazione e l’attuazione di politiche di due diligence verificate da parti terze;
  • requisiti di gestione del fine vita per migliorare le prestazioni degli Stati membri e dell’UE, compresi nuovi obiettivi per i tassi di raccolta, per l’efficienza del riciclaggio e il recupero dei materiali.

Normativa italiana

Il Decreto Legislativo 188/2008 (ancora in vigore) recepisce in Italia la Direttiva Europea 2006/66/CE, con il fine di tutelare l’ambiente e la salute umana e definire misure e procedure necessarie per il miglioramento, la prevenzione e la riduzione degli impatti negativi derivanti dalla produzione di pile e accumulatori e dei relativi rifiuti.

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