Il 10 dicembre 2020 la Commissione europea ha ufficialmente presentato la proposta di un nuovo Regolamento per disciplinare la produzione, l’uso e il riciclaggio delle pile e delle batterie sul territorio europeo. La misura è strategica sia in chiave di sviluppo del Green Deal e dell’Economia Circolare, sia perché punta a rispondere alle esigenze ambientali e produttive che l’Europa avrà nella gestione di tutte le fasi di vita delle pile e delle batterie immesse sul mercato interno, siano esse portatili, per autoveicoli, industriali e per veicoli elettrici. Sull’argomento Erion ha intervistato Peter Coonen, Presidente di Eucobat, associazione europea dei sistemi nazionali di raccolta delle batterie.
La Commissione Europea ha proposto un nuovo Regolamento per le batterie sostenibili. Da che cosa è mosso questo provvedimento?
L’obiettivo della legislazione europea attualmente in vigore (Direttiva 2006/66/EC) era quello di migliorare l’impatto ambientale delle batterie, da un lato vietando o limitando alcune sostanze pericolose presenti nelle batterie (mercurio, cadmio e piombo), dall’altro imponendo standard minimi e obiettivi per la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti di batterie. Questa direttiva risale al 2006 ed è stata scritta per regolamentare le batterie maggiormente utilizzate in quel momento, cioè le tipiche pile domestiche, quelle ricaricabili e quelle da avviamento a piombo. Le batterie di ultima generazione sono però molto più complesse: alimentano automobili, autobus, scooter, biciclette e innumerevoli tipi di dispositivi wireless. Sono prodotti diventati in alcuni casi molto più grandi e potenti, in altri molto più piccoli e leggeri. Per alcune di queste nuove batterie, immaginare una seconda vita è un’opzione reale. La nuova proposta di Regolamento della Commissione ha, dunque, una portata molto più ampia e mira a trattare tutti gli aspetti del ciclo di vita delle batterie di ultima generazione, promuovendo un approccio circolare che sfrutti circuiti chiusi di materia.
Quali sono le principali novità che il nuovo Regolamento introdurrà nei Paesi dell’Unione?
Il nuovo Regolamento sulle batterie intende creare condizioni di parità per la produzione di batterie sostenibili nel mercato dell’UE così da rafforzare la mobilità verde e ridurre le emissioni, nonché per stabilire regole armonizzate per il mercato del riciclaggio delle batterie. Con questa iniziativa l’UE mira a stimolare investimenti per lo sviluppo di nuove tecnologie per le batterie e ad ampliare le capacità di riciclaggio dei futuri rifiuti da esse derivati. La Commissione intende inoltre affrontare i rischi ambientali e sociali attualmente non contemplati dalla legislazione in vigore come, ad esempio, una maggiore trasparenza sull’approvvigionamento delle materie prime, sull’utilizzo di sostanze pericolose e sul potenziale inutilizzato al fine di compensare gli impatti ambientali dei cicli di vita delle batterie.
Quali cambiamenti il nuovo Regolamento porterà all’industria delle batterie?
Il Regolamento proposto impone condizioni rigorose per le batterie prodotte o importate nell’Unione Europea e impiegate nei settori dell’industria, dell’automotive e dei veicoli elettrici. Dovranno essere istituiti sistemi di due diligence per garantire la massima trasparenza nella catena di approvvigionamento delle materie prime e saranno introdotti report per la misurazione dell’impronta di carbonio. Inoltre, le nuove batterie dovranno contenere una quantità minima obbligatoria di materie prime riciclate e molte altre novità.
Una di queste è il cosiddetto “passaporto elettronico”
Alcuni accumulatori di grandi dimensioni lo dovranno avere. Esso fornirà informazioni dettagliate in modo che la batteria possa essere riutilizzata o riciclata in maniera sicura ed efficiente. A questo proposito, Eucobat chiede di modificare il nuovo Regolamento aggiungendo al passaporto informazioni sullo stato della batteria (rifiuto/non rifiuto/riutilizzata/Responsabilità Estesa del Produttore). Questo permetterebbe ai Sistemi Collettivi dei Produttori l’accesso ai dati e la possibilità di modificarli quando necessario.
Ci sono altre novità di rilievo previste nella proposta di Regolamento?
Saranno introdotti requisiti di progettazione per le batterie portatili e una nuova etichettatura che prevede un QR Code da applicare direttamente sulle celle, o sulla loro confezione, per aiutare i consumatori a fare la migliore scelta d’acquisto. La proposta affronta inoltre il tema della rimovibilità delle batterie portatili dagli apparecchi, ma lascia ancora troppo spazio all’interpretazione. Per questo motivo, e per garantire una raccolta maggiore e più sicura del fine vita, Eucobat chiede all’UE di imporre la rimozione delle batterie da qualsiasi RAEE raccolto. L’unica eccezione può essere rappresentata da quelle batterie destinate a garantire un’alimentazione continua sia essa per motivi di sicurezza, di prestazione, di integrità dei dati o per necessità mediche.
Un’importante novità riguarderà la Second Life delle batterie.
Il nuovo Regolamento fornisce un quadro di base per le applicazioni in Second Life delle batterie (industriali e dei veicoli elettrici) usate chiarendo sia le responsabilità del produttore sia quelle dell’operatore che rimette sul mercato la batteria per una seconda vita. Ciò dovrebbe consentire di riutilizzare e ricondizionare più batterie in futuro. Questi cambiamenti hanno una portata ampia e profonda e avranno un impatto significativo sullo sviluppo, la produzione e la distribuzione delle batterie.
Sono state previste diverse novità per regolamentare l’intero ciclo di vita delle batterie. Quali sono le più importanti?
I principali cambiamenti sono tutti legati all’istituzione di un mercato unico europeo che presenti condizioni di parità nel settore della progettazione e produzione di batterie, nonché nel campo del riciclo. Lo sviluppo di tecnologie per il riciclaggio richiede infatti importanti investimenti. L’armonizzazione del mercato del riciclo proposta nel nuovo Regolamento mira a creare, a livello europeo, economie di scala capaci di generare tali investimenti. L’attenzione della Commissione si sposta dalle batterie tradizionali, come quelle portatili alcaline e quelle per autoveicoli/industriali (al piombo), alle batterie al litio ricaricabili utilizzate nei veicoli elettrici, che diventeranno un elemento chiave nel mercato per il futuro.
Parlando dell’obiettivo di raccolta per pile e batterie portatili, questo dovrebbe passare dall’attuale 45% dell’immesso sul mercato al 70% entro il 2030. Si tratta di una percentuale raggiungibile?
Eucobat ha chiesto a consulenti indipendenti di realizzare studi su questo argomento. È stato rilevato che i nuovi obiettivi sono del tutto irrealistici; addirittura in alcuni casi si è evidenziato che tale target è persino superiore rispetto al volume del rifiuto disponibile. Il target di raccolta si basa sulle vendite medie degli ultimi tre anni, ma la maggior parte delle batterie viene utilizzata per 5-7 anni prima di poter essere raccolta per il riciclo. In un mercato come quello delle batterie agli ioni di litio, che cresce molto rapidamente di anno in anno, questo arco temporale porta a obiettivi di raccolta superiori al volume di batterie che i consumatori effettivamente smaltiscono. Eucobat chiede all’UE di modificare immediatamente il Regolamento fissando un obiettivo basato sulle batterie disponibili per la raccolta piuttosto che su quelle immesse sul mercato. Questo è un punto essenziale e faremo ogni sforzo per portare avanti la nostra posizione.
Quale sarà la maggiore sfida che il nuovo Regolamento imporrà alle Sistemi Collettivi dei Produttori che gestiscono i rifiuti di batterie?
La sfida più grande per i Sistemi Collettivi che si occupano di batterie portatili è senza dubbio l’obiettivo di raccolta che passerà dal 45% al 70% nel 2030. Inoltre, esiste la possibilità che in futuro possa essere fissato un ulteriore target per le batterie dei “mezzi di trasporto leggeri” come e-bike, monopattini elettrici e hoverboard. Eucobat continuerà a discutere con l’Unione europea di obiettivi equi e ragionevoli, ma è chiaro che i Sistemi Collettivi e i produttori devono compiere grandi sforzi per incrementare in modo significativo i tassi di raccolta delle batterie portatili.
Qual è la posizione di Eucobat sulle batterie non portatili?
Il nuovo Regolamento impone il ritiro fisico obbligatorio e una logistica di ritorno per le batterie industriali e quelle degli autoveicoli. In altre parole, chi vende batterie industriali e per autoveicoli, deve ritirare fisicamente tali batterie anche se hanno un valore negativo e anche se non le ha vendute. Il finanziamento della filiera delle batterie sarà un’altra enorme sfida da superare per i Sistemi Collettivi e per i produttori. Eucobat sostiene l’introduzione di garanzie finanziarie per grandi batterie industriali e per quelle degli EV così da evitare che i costi per la gestione dei rifiuti di batterie orfane ricadano sulla società o sui produttori rimanenti.
Come superare le lacune normative sulle vendite online?
Le batterie portatili sono vendute sempre più frequentemente online, spesso direttamente ai consumatori da parte di un fornitore situato in un altro Stato membro. In alcuni casi, questo sfugge al controllo dei Sistemi Collettivi e delle autorità locali poiché spesso i venditori a distanza non si assumono gli obblighi ambientali di tutti gli Stati membri in cui operano. Per assicurarsi che anche il mercato online contribuisca in modo equo all’economia circolare, Eucobat propone che i commercianti siano ritenuti responsabili di tutti gli obblighi legali dei produttori, se non lo fa direttamente quest’ultimo.
La Commissione dovrà lavorare ancora molto sulla nuova normativa?
La proposta di Regolamento ha una portata molto ampia e tocca ogni parte del ciclo di vita delle batterie. Esso avrà un serio impatto su tutte le parti coinvolte nello sviluppo, produzione, distribuzione, raccolta, riutilizzo e riciclaggio. Il Regolamento proposto risolve alcuni problemi di vecchia data, ma ne crea anche di nuovi. Eucobat e altre organizzazioni continueranno a cercare di rendere il Regolamento finale più equo e realistico. È tuttavia chiaro che il Regolamento presenterà molte sfide e che dovremo tutti lavorare ed essere creativi per raggiungere molti nuovi obiettivi.
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