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Erion Energy e le sfide del Regolamento europeo sulle batterie

Intervista a Laura Castelli, Direttore Generale del Consorzio, sulle prospettive e gli obiettivi fissati dalla normativa che nei prossimi anni regolerà uno dei settori chiave della transizione energetica. “Dobbiamo creare un sistema efficiente in grado di gestire l’enorme ondata di rifiuti che si genererà, e migliorare le performance di raccolta e riciclo delle batterie a fine vita”. Per questo abbiamo creato il progetto “Raccoglile TUtte!”

L’Unione europea è pronta ad approvare in via definitiva il nuovo Regolamento Europeo sulle Batterie, una norma che promette di rivoluzionare uno dei settori strategici della transizione energetica. Erion Energy ha seguito da vicino l’iter legislativo della misura proposta dalla Commissione europea, promuovendo anche uno Studio sul tema realizzato dalla società di consulenza dss+. A pochi giorni dall’ultimo riesame sul testo della proposta da parte del Consiglio Ue, ErioNews ha intervistato Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy, per conoscere le prospettive e le iniziative del Consorzio in vista di questo storico cambiamento.

 

Dopo anni di attese, lo scorso 14 giugno il Parlamento Europeo ha avviato il primo passaggio di approvazione del Regolamento, che dovrà ora passare l’esame del Consiglio e poi sarà pubblicato definitivamente. Potremmo essere di fronte, al 99%, a quello che sarà il testo definitivo. Che cosa cambierà nel settore con l’entrata in vigore del nuovo pacchetto di norme?
Il D.Lgs. 188/2008, che attua la Direttiva 2006/66/CE, costituisce oggi la normativa di riferimento in Italia sulle batterie. Tale strumento normativo regolamenta solo parzialmente la filiera concentrando i principali adempimenti sulla gestione del fine vita e sul contenuto di alcune sostanze chimiche all’interno dei prodotti. Il Regolamento, invece, disciplinerà l’intero ciclo di vita delle batterie: dalla culla alla culla.

Quali sono le novità più importanti previste dalla Commissione?
La prima è sicuramente la modifica dello strumento utilizzato dall’Unione europea: si passa da una Direttiva a un Regolamento, scelta che garantirà applicazioni delle prescrizioni più uniformi per tutti gli operatori economici dell’Ue e maggiore omogeneità del mercato interno.
Allineandosi alla transizione energetica in atto, il Regolamento introduce una nuova classificazione delle batterie che aggiunge alle attuali tre categorie (portatili, per autoveicoli e industriali) altre due strettamente collegate all’evoluzione della tecnologia degli ultimi anni: batterie per le auto elettriche (electric vehicles, EV) e per i mezzi di trasporto leggeri (light means of transport, LMT).

Come saranno le batterie del futuro?
Il Regolamento introduce requisiti importanti: di sostenibilità ambientale, come la dichiarazione dell’impronta di carbonio, gli obiettivi minimi di contenuto riciclato e parametri di prestazione e durabilità; di etichettatura, marcatura e informativi come il Digital Product Passport; di due diligence per garantire un’etica nella catena di approvvigionamento delle materie prime; di gestione del fine vita come i nuovi obiettivi per i tassi di raccolta, per l’efficienza del riciclaggio e il recupero dei materiali.

Si cambia da subito?
Non proprio. La timeline di applicazione delle misure previste dal Regolamento è molto variegata: si partirà, nel 2024, con la Carbon Footprint Declaration per le batterie EV e il Battery Management System, e si finirà nel 2031 con il contenuto minimo riciclato all’interno dei prodotti. È una strada lunga, con tanti step, e riguarda tutti: dai produttori agli impianti di trattamento. Tutti noi attori della filiera ci aspettiamo inoltre che vengano introdotti strumenti normativi nazionali di armonizzazione tra la vecchia e la nuova normativa.

Quali sono le principali novità che il Regolamento introdurrà nella filiera dei Rifiuti di Pile e Accumulatori della quale Erion Energy fa parte?
Le più importanti sono due. La prima riguarda l’obiettivo di raccolta delle pile portatili, che andrà dall’attuale 45% dell’immesso sul mercato, al 73% entro il 2030. Il secondo grande impatto riguarda il tasso di ritorno delle batterie LMT (una delle nuove classi introdotte dal Regolamento), che partirà da 0 e dovrà arrivare al 61% entro il 2031.

Cosa pensa Erion Energy dei cambiamenti previsti dalla nuova normativa e quali sono le prospettive che immagina?
Il sistema che gestisce il fine vita delle batterie in Italia oggi non è efficace: si raccolgono ancora pochi rifiuti rispetto ai volumi immessi sul mercato e gli impianti di trattamento gestiscono quantità e chimiche limitate. Nei prossimi anni, anche in vista della crescita della e-mobility, verranno vendute milioni di batterie e questo ci deve incoraggiare a creare un sistema efficiente e più efficace in grado di gestire l’enorme ondata di rifiuti che si genererà. Dall’altro lato è necessario migliorare le performance di raccolta e riciclo dei rifiuti che ci sono già, ma che non riusciamo a intercettare, come quelli delle pile portatili. È fondamentale sensibilizzare i cittadini al corretto conferimento e migliorare la gestione dell’intero sistema. Il nuovo Regolamento può sicuramente rappresentare uno strumento per rivoluzionare questi scenari.

Erion Energy sta già promuovendo questo cambiamento l’iniziativa “Raccoglile TUtte!”. Di che cosa si tratta?
È un programma che nasce con l’obiettivo di rispondere in modo concreto e proattivo agli importanti target di raccolta imposti dall’attuale normativa e che, nei prossimi anni, diventeranno ancora più sfidanti con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento. “Raccoglile TUtte!” comprende due iniziative strategiche: “Energia al cubo” che mira a sensibilizzare i cittadini sui comportamenti virtuosi e “Una Pila al giorno” che punta ad incrementare la raccolta di Rifiuti di Pile e Accumulatori portatili (RPA-P) proveniente dal canale volontario, ovvero quello costituito dai Produttori e dai partner di Erion Energy su tutto il territorio nazionale.

Partiamo da “Energia al Cubo”.
Si tratta di un progetto sperimentale partito nel 2022 in diversi Comuni italiani, grazie alla collaborazione con aziende municipalizzate attive sui territori coinvolti nell’iniziativa. L’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’importanza del corretto conferimento e del riciclo delle pile portatili a fine vita. Abbiamo creato diverse tipologie di eventi: attività di formazione, informazione e gioco all’interno delle scuole elementari e medie, per sensibilizzare le nuove generazioni e le loro famiglie. Quest’anno stiamo cercando di fare un passo in più, portando Energia al Cubo” in altre città e altri istituti scolastici dove riproporremo le iniziative che hanno riscosso maggior successo nel 2022.

Cosa puoi dirci di “Una Pila al giorno”?
L’iniziativa è stata lanciata all’inizio del 2023 con l’obiettivo di aumentare la raccolta volontaria dei Rifiuti di Pile e Accumulatori portatili. Il progetto coinvolge i Produttori del Sistema Erion, ai quali abbiamo fornito delle colonne brandizzate da collocare all’interno delle loro sedi allo scopo di organizzare una raccolta responsabile dei RPA-P insieme ai loro dipendenti. “Una Pila al giorno” comprende un’attività di formazione e sensibilizzazione rivolte a questi ultimi, ai quali è stata consegnata la scatolina “Energia al Cubo” per facilitare la raccolta domestica delle pile a fine vita. Il progetto promette bene e presto accoglierà nuovi soggetti che hanno espresso l’interesse a partecipare.